PIGNOLA — È stato interrotto il traffico, e lo sarà per alcuni giorni, sulla strada provinciale cinque, quella interessata recentemente dal movimento di terra che tanto disagio ha provocato e continua a provocare. Basti pensare alle famiglie che in seguito a tale smottamento sono state costrette ad abbandonare le proprie case per trovare sistemazione altrove.
Gli effetti delle abbondantissime precipitazioni di qualche trempo fa, continueranno a far subire conseguenze anche fra qualche tempo. L'interruzione di questi giorni, non è quella che permetterà la definitiva risoluzione del "problema smottamento" che da anni fa sentire i suoi effetti. Quello che verrà compiuto in questi giorni, è però uno dei primi passi in tale direzione.
In questo periodo, con le ancora precarie condizioni metereologiche con il continuo rischio di piogge o nevicate, è sconsigliabile dare avvio ad un lavoro di così grande portata come sarà quello riguardante la definitiva eliminazione dello smottamento che interessa la strada provinciale. Per il momento sono stati compiuti dalla Provincia i più impellenti lavori per non aggravare e compromettere ulteriormente lo stato del fenomeno franoso. L'opera principale è stata quella di realizzare opere di drenaggio a monte della strada per alleggerire il carico di acque, che defluendo seguendo il piano di scivolamento dello smottamento, avrebbero potuto far continuare lo spostamento della massa di terra, con ulteriore pregiudizio delle condizioni della strada e delle case colpite. Sono iniziate anche le indagini geologiche che permetteranno di elaborare il progetto di definitiva eliminazione del cedimento di terra.
Per un po’, la palla passa in mano all'Amministrazione comunale, che con l'intervento da eseguire in questi giorni, provvederà a spostare le reti tecnologiche, cioè fognaria e idrica, che attualmente seguono il corso stradale anche nel punto dove si è verificato il fenomeno franoso. Ora queste reti saranno, in quel tratto, allontanate dalla sede stradale, e saranno allacciate alle reti idrica e fognaria già esistenti a valle. In questo modo, con la stessa efficacia si riuscirà a servire tutti gli abitanti nella zona, ma allo stesso tempo, si eliminerà ciò che può rappresentare un fattore di pericolo, considerando ancora pur sempre possibile un ulteriore movimento di terra, che potrebbe provocare la rottura delle reti, con un aggravio enorme dell'emergenza. Si aggiungerebbe, infatti, un'ulteriore massa d'acqua che accentuerebbe lo smottamento, con estremo pericolo e disagio dei cittadini.
Intanto, si sta verificando l'eventualità di provvedere anche allo spostamento della rete dell'Italgas, che per il momento, in quel tratto, ha provveduto alla realizzazione di un percorso alternativo.
Giovanni Albano
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