PIGNOLA — Nel recente consiglio comunale tenutosi il 5 novembre, all'ordine del giorno era il piano d'impiego di nuovi fondi per la ricostruzione pervenuti all'amministrazione comunale. La definizione di un piano d'impiego avviene ogni qual volta si hanno delle nuove assegnazioni di fondi per il Comune. Il criterio seguito è quello di destinarli dividendoli fra fondi necessari per le opere pubbliche, e fondi per l'edilizia privata seguendo, naturalmente, la graduatoria già esistente. Il relatore è stato Ignazio Petrone, come consigliere comunale, ma soprattutto in qualità di presidente della "Commissione 219". L'assegnazione è stata di circa 1,2 milioni di €, (2,3 miliardi di lire), e sono fondi che vengono assegnati con delibera del ‘Cipe’, il comitato interministeriale per la programmazione economica che stanzia dei fondi su proposta del ministero dei lavori pubblici per tutto ciò che riguarda il completamento della ricostruzione post sisma 1980. Dalla cifra assegnata, 25.000 € saranno destinati ai locali detti "dell'Annunziata" per esigenze createsi recentemente ed emerse in un nuovo incontro con Poste Italiane, spese che non erano state preventivate nella prima fase di progetto. Questa è stata l'unica esigenza a cui ha ritenuto il Comune di dover far fronte, con il preciso scopo di poter, quindi, quasi interamente destinare il fondo ricevuto a favore dell'edilizia privata.
Sono già in corso d'opera da parte di alcuni privati, delle ristrutturazioni di interi comparti del centro storico, usufruendo di fondi già assegnati in precedenza. Ora, con questa nuova assegnazione si cerca, se non proprio di completare quanto meno di farlo per la maggior parte, la ristrutturazione di tutto il centro storico, cioè anche di quelle parti che non sono di competenza comunale dunque, e che essendo di proprietà privata, il Comune non può intervenire direttamente. Già in sede di compilazione della graduatoria, furono privilegiati quegli immobili che insistono nel centro storico. Quindi, accanto a quelli già finanziati ed in corso di ristrutturazione o che si avviano a ricevere lavori di ristrutturazione, con questi fondi si andranno a finanziare altri importanti immobili anche di valore storico. I comparti interessati da queste assegnazioni saranno almeno quattro.
Il Comune è comunque in attesa di un'altra attribuzione da più di 1 milione di euro per poter dire completa l'opera di ristrutturazione.
Le assegnazioni da parte del ‘Cipe’ arrivano secondo un programma che divide la zona colpita dal sisma irpino, in tre fascie in base ai danni subiti, e Pignola all'epoca fu inserita nell'ultima di queste fascie, cioè fra i comuni che avevano subito il minor numero di danni. Per questo il presidente della "Commissione 219", il consigliere Ignazio Petrone non può non sottolineare come «Pignola, essendo un comune di terza fascia ha usufruito in maniera minore di queste assegnazioni, ed in tempi meno rapidi. Si ripropone, insomma, sempre il solito problema che ha visto Pignola al centro delle dispute. Non si può non notare, infatti, —continua Petrone— che mentre il centro storico di Potenza è in prima fascia, i comuni confinanti con Pignola sono tutti nella seconda fascia, solo Pignola all'epoca, fu inserita nella terza fascia. Va da se, —conclude— che questo è stato molto penalizzante per il paese, che ha visto arrivare un minor flusso di denaro. Tuttavia, in questi hanni si è fatto di tutto affinchè questi fondi, seppur minori rispetto a quelli percepiti da altri paesi, fossero spesi miglior modo possibile».
Giovanni Albano
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