PIGNOLA — Si sa che per i cittadini di un paese come di una città, quello che preme di più per se stesso, i suoi cari e anche per la comunità, è vivere in un luogo sicuro. È in quest'ottica che si può vedere l'approvazione da parte della Giunta del Piano di Protezione civile, avvenuta nel recente consiglio comunale dello scorso 5 novembre.
La redazione del Piano da parte dell'ufficio tecnico era iniziata già qualche anno fa, ma i tempi di completamento sono stati abbastanza lunghi. L'ufficio di Protezione civile, infatti, aveva chiesto alcune integrazioni per completarlo, ed in sede di conferenza di pianificazione per il nuovo regolamento urbanistico, il 25 luglio di quest'anno, anche l'Amministrazione aveva ravvisato la necessità di procedere ad un completamento affinché il Piano di Protezione civile fosse anche funzionale al regolamento urbanistico. Con la Protezione civile, l'Amministrazione ha avviato una serie intensa di contatti già nei mesi di agosto e di settembre, incontri che hanno portato alla definizione di questo Piano, che ha potuto dirsi concluso nel momento in cui la stessa Protezione civile ha compiuto, insieme con l'ufficio tecnico, il sopralluogo sul territorio, nel mese di ottobre. Piano che quindi è stato approvato durante l'ultimo consiglio comunale e che ora sarà trasmesso all'ufficio che lo dovrà rendere esecutivo.
Nel piano di Protezione civile, si prevedono, oltre alle aree di attesa e quelle di ricovero, anche le vie di fuga, in particolare quella che interessa il centro storico.
Un centro storico, quello pignolese, che è interamente abitato, ma con un grave problema per quel che riguarda il discorso sulla sicurezza. Questo, infatti, ha una sola via di uscita, che fra l'altro è anche la sua via d'ingresso. Questo rende bene l'idea di quanto possa risultare difficoltosa l'eventuale fuga degli abitanti, di quanto possa essere pericolosa questa situazione in caso, tanto per fare un esempio legato all'attualità molisana ma anche purtroppo alla storia lucana, di terremoto. È sicuramente una situazione insostenibile. La via di fuga, risulta dunque essere un qualcosa di indispensabile e non più prorogabile.
Tuttavia sembra che sia qualcosa di non attuabile a brevissimo termine. Infatti, una volta approvata nel Piano di Protezione civile, la sua realizzazione dovrà essere vagliata dalla Sovrintendenza ai beni artistici ed architettonici, dato che insiste nel centro storico, quindi una zona soggetta a determinati vincoli, e dovrà essere inserita nel Piano di recupero. Tuttavia, assicura l'Amministrazione, è già stata approvata la variante al Piano di recupero, che risale al 1984, e che quindi si è dovuto provvedere ad aggiornare. Aggiornamento che è stato già inviato alla Regione ed è già all'esame degli uffici preposti.
Il Comune assicura, che non appena questi avranno approvato la variante al Piano di recupero, si potrà procedere alla definitiva progettazione dell'opera, al suo finanziamento e alla sua realizzazione.
Fra l'altro, l'approvazione del nuovo Piano di Protezione civile, ha dato modo anche di parlare di rischio idrogeologico. Già il 6 agosto scorso era stata chiesta all'autorità di bacino una revisione dei parametri per quel che riguarda gli indici di rischio idrogeologico. Il 19 agosto questa ha compiuto un sopralluogo sul comune di Pignola e già nel mese di settembre, era stata rivista la classificazione delle aree, compiendo, di certe, una vera e propria riclassificazione, dato che nella vecchia cartografia erano state classificate R4, cioè ad elevato rischio idrogeologico e di conseguenza inedificabili, e che ad un accurato studio del territorio sono risultate riclassificabili come R1 o R2, quindi edificabili con prescrizione dell'autorità di bacino. Questa operazione si è chiusa a settembre, e a fine novembre l'autorità, nella propria conferenza interna, procederà a vidimare definitivamente la riclassificazione.
Per fine novembre, insomma, si avranno sia il Piano di protezione civile, sia quello dell'autorità di bacino sul rischio idrogeologico, approvati dai rispettivi organi.
Giovanni Albano
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