PIGNOLA - Come ogni anno, prologo alla sentitissima celebrazione di Maria degli Angeli protettrice del paese, sarà questa sera di scena la tradizionale processione della "Uglia", una piccola guglia, come richiamato anche il nome, coperta di un drappo blu su cui è affissa una rappresentazione della Madonna. Manifestazione tra il profano e il sacro, la Uglia viene trasportata a spalla per le vie del paese, e l'elemento caratteristico è il passaggio dei portatori del baldacchino negli alti fuochi che gli abitanti dei quartieri accendono con le ginestre.
La partenza è fissata per le ore 21:00 da Largo Risorgimento, precisamente dalla Chiesa di San Rocco, da dove la Uglia sarà condotta fino a Piazza Vittorio Emanuele dai componenti del comitato. Nel tragitto fino alla piazza centrale del paese, si provvederà ad eseguire l'asta che servirà ad acquisire il diritto ad essere portatore della Uglia. Chi si aggiudicherà l'asta e quindi il diritto a fare la processione con la Uglia in spalla, indoserà una casacca fornita dal comitato festa.
Una caratteristica comune a molte manifestazioni della religiosità popolare è quella della "prova". La prova che si vuol dare a Dio, alla Madonna, ai santi, della propria devozione. La dimostrazione che la fede è forte ed incondizionata. Un atto che è anche una penitenza. Basti pensare a varie forme di manifestazioni religiose popolari esistenti in tutta Italia e non solo. Come le processioni dei battenti, che si frustano le spalle e il petto, o quelle quelle fatte portandosi dietro chili di catene, o le processioni fatte in ginocchio, di cui si hanno molte testimonianze. Sono solo pochi esempi di manifestazioni di religiosità che mettono in risalto la prova fisica come prova di fede. Quasi a voler affermare con questo atto un valore, la fede, che è essenzialmente spirituale.
Anche la Uglia presenta il carattere della prova fisica, ed è quello dell'attraversamento dei falò di ginestre. Il fuoco è l'elemento simbolico per eccellenza della purificazione, ed il passaggio nel fuoco portando in spalla il baldacchino può assumere varie simbologie. Può essere un atto di fede, ma può diventare un voto, come può assumere anche la valenza di un atto penitenziale. Per questo si offrono, come si offrivano anticamente, somme di denaro per poter portare in spalla la sacra immagine della Madonna, ed ognuno sapeva, o sa, il motivo per cui vuol compiere questo atto di fede.
Il falò ha una seconda funzione, che viene attribuita da tutti gli abitanti e devoti della Madonna. Come da tradizione cattolica, c'è unione tra il simbolo, cioè la rappresentazione sacra, e il rappresentato, che può essere Cristo, la Vergine, un santo. L'"immagine" ha un influsso positivo su chi partecipa al rito sacro. Era ed è, quindi, interesse dei quartieri preparare un falò che sia il più difficile possibile da superare: quanto più grande sarà il falò, tanto più difficile sarà per i portatori della immagine sacra l'attraversamento, e quanto più tempo rimarrà all'interno del quartiere, tanto più alto sarà l'influsso salvifico per i devoti.
Giovanni Albano
Nessun commento:
Posta un commento