I GATTI BLU DEL BLUES



Partire da Potenza alla conquista dell'Italia. Non è un sogno e nemmeno una favola, e nemmeno il proclama di nuovi conquistatori. È una realtà che ha un solo nome: Blue Cat Blues. I Gatti Blu del Blues. Ma non si può dire che siano partiti gatton gattoni, visto che in meno di due anni ha bruciato tutte le tappe.
Ma da chi è composto questo gruppo che suona un blues d'altri tempi e che se ne va in giro per l'Italia a riempire piazze e locali e a fare incetta di riconoscimenti ambiti? Sono Donato "St.Louis" Corbo (chitarra) di Possidente,  Pasquale "ZooSax" Aprile (sax) di Nola, Tonino "il Cobra" Dagrosa (basso), Frank Fabrizio (piano) e Andrea Boffa (batteria) di Potenza, capitanati dal carismatico Rosario "Sonny Boy Williamson III" Claps (voce, armonica e washboard) di Pignola. L'ultimissima, immensa soddisfazione che il gruppo si è tolta, è stata quella di esser usciti vincenti, insieme ad altri nove gruppi provenienti da tutta Italia, ad una selezione indetta da Rete 4, e questo permetterà loro di partecipare ad una kermesse estiva realizzata da questa stessa emittente. I participanti alla selezione erano più di duemila, ma il gruppo potentino  è riuscito a spuntarla. Tutto questo tenendo conto delle difficoltà oggettive che il gruppo, nato soltanto due anni fa, deve continuamente affrontare, rispetto ad altri gruppi di altre parti d'Italia. Non è infatti neanche lontanamente possibile paragonare la scena musicale potentina rispetto a quella che possono vantare città "metropolitane" come Roma, Milano, Napoli, o Torino, oppure città come Bologna che vantano una grandissima tradizione musicale. Quindi tanto di cappello a questi ragazzi che sono riusciti ad emergere partendo da una città come Potenza che offre pochissime opportunità e spazi.
L'avventura dei Blue Cat Blues inizia nel 1999, quando il gruppo, messo insieme dal frontman Rosario, inizia a girare un po' tutta la regione. Ma per loro la svolta, come conferma lo stesso gruppo, avviene nel 2000 al Pignola Blues Festival, quando danno vita ad un ottimo spettacolo esibendosi insieme a Mick Abrahams, storico chitarrista dei Jethro Tull. Da quel momento in poi i confini regionali andranno stretti alla band, che va via via arricchendosi di esperienza e soprattutto di collaborazioni importanti, che fanno sempre più divenire imponente lo spettacolo offerto concerto dopo concerto. Fra i tanti con cui si sono esibiti, oltre al già citato Mick Abrahams, ci sono i Creedence Clearwater Revived, i Friendly Travellers di New Orleans, James Thompson (sassofonista che collabora con Zucchero), Cheryl Porter, Jaime Dolce (chitarrista newyorchese di origini pignolesi), Roberto Ciotti, Paolo Ganz, Aida Cooper,  Vince Vallicelli, Blue Stuff, ma si potrebbe continuare ancora. Nel marzo del 2001 hanno fatto da band d'apertura per il concerto dei Jethro Tull, e sempre in marzo, Rosario, seguito dal suo gruppo, è riuscito a portare il suo amplificatore pitonato alla Fiera della musica di Rimini, importantissima vetrina non solo a carattere nazionale, ma europeo.
Ora, dopo l'affermazione nell'importante manifestazione canora di Rete 4, si aprono nuove e felicissime prospettive per il gruppo. Sono infatti stati notati in quella occasione dalla FM Management, di Fabio Mandarà e Viviana Guarnieri, già produttori dei Velvet, pop band emergente nel panorama musicale italiano. Le nuove prospettive sono rappresentate dalla messa in cantiere di un album che conterrà solo pezzi di propria produzione. Il loro spettacolo infatti offre già numerosi pezzi composti dalla stessa band, che completano l'esibizione con coverdi pezzi attinti dalla storia del blues, da B.B. King a Cab Mo' a Taji Mahall. Tutti pezzi country-blues, mentre i brani composti dalla band hanno un taglio un po' più funky.
Nel panorama italiano non sono paragonabili a nessun altra blues band, ed a detta del suo leader, sono solo in parte accostabili alla produzione più blues di Zucchero o ai primi lavori di Pino Daniele. Se proprio bisogna fare un paragone, il gruppo sceglie gli americani Chicago Blues.
La loro ricetta per fare buona musica è "semplice": Peace, Love e Succo di Blues. Ed anche se non sono (ancora) musicisti a tempo pieno, la loro vita è fatta solo di blues. Il nome scelto per il gruppo, è quello di un locale di Dallas dove suonava Steve Ray Waughan. Il loro blues è genuino, non dà alcuno spazio all'elettronica, è molto "artigianale". A riprova di questo c'è da aggiungere che sono una delle pochissime band che utilizzano la washboard, letteralmente "asse per lavare", ed è un vero e proprio asse, di quelli che si usavano per lavare gli indumenti a mano, e suonato con due cucchiai; strumento questo, che dà uno "stile" molto country.
Ogni settimana il gruppo è in giro per l'Italia dove fa sempre il suo bel pieno di applausi. Hanno inoltre preparato un sito (www.bluecatblues.it) che in soli otto mesi ha già registrato migliaia di  contatti, e questo lascia intendere, di come riscuotano successo ovunque vadano, tanto da far nascere la voglia di saperne di più su questo gruppo che speriamo che riesca sempre più a portare un po' di Lucania in Italia e perché no, in Europa e nel mondo.
(giovanni albano)

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