PIGNOLA - Una mano che si stringe è un segno di amicizia, di pace, e "Tutti per mano per la pace", è il titolo dell'iniziativa in programma oggi a partire dalle 11:00, una lunghissima catena umana che si snodi lungo le vie del paese per "invocare il dono della Pace", come recita il volantino di presentazione dell'iniziativa. Il tutto avverrà grazie all'Azione Cattolica Ragazzi, in collaborazione con l'Istituto comprensivo pignolese.
Pina Vignola, responsabile dell'ACR pignolese, e Michele Arcieri, sempre dell'Azione cattolica, hanno risposto ad alcune domande.
D: Come nasce questa iniziativa, e quali fini si prefigge?
R: Nasce come manifestazione di pace in un periodo in cui gli avvenimenti internazionali che si susseguono, non lasciano presagire un futuro di pace, anche se il riferimento non può essere solo e specificatamente quello della guerra in Iraq. Si vuole affermare un rifiuto totale della guerra e si pone come momento utile a sottolineare che sono tanti i conflitti nel mondo di cui spesso ci si dimentica, o di cui addirittura ignoriamo l'esistenza.
D: I conflitti nel mondo sono anche continui, in pratica si combatte ogni giorno. Perché ci si ricorda della pace solo in determinate occasioni?
R: È difficile rispondere. Noi come Azione cattolica, vorremmo e cerchiamo di far si che il sentimento della pace sia coltivato continuamente, soprattutto nei ragazzi, che saranno i protagonisti del domani. Questo è ciò che cerchiamo di fare attraverso le nostre continue iniziative, e di cui sono testimonianza momenti di unione come questo.
D: Pensate che iniziative del genere siano un buon modo di affermare messaggi così importanti?
R: Qualcuno dice che la pace non esiste e bisogna crearla. Forse è estrema come affermazione, ma richiama l'attenzione e infonde fiducia ad impegnarsi per un progetto che non è utopico. Iniziative del genere vogliono lanciare dei messaggi e sperimentare nuove vie per la risoluzione dei problemi; dimostrare che un gesto di pace serve sia nel rapporto tra le persone che nel rapporto fra popoli; suggerire di cercar sempre la via della conciliazione per risolvere qualsiasi tipo di problema.
D: Da parte delle istituzioni, trovate sostegno, aiuto e sensibilità nei confronti delle vostre iniziative?
R: Da parte dell'Istituto comprensivo c'è stata la massima disponibilità. Anzi, non solo dell'Istituto, ma anche dei genitori, soprattutto quelli dei bambini della scuola materna, che accompagneranno i loro bambini per realizzare questa catena della pace. Notiamo che le istituzioni si preoccupano quanto noi di coltivare e di far germogliare questi sentimenti positivi, anche a livello comunale, tant'è vero che speriamo di far partecipare anche il sindaco per lanciare ai ragazzi che parteciperanno, un messaggio che li stimoli ad andare sempre di più in questa direzione, quella della Pace.
Giovanni Albano
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