PIGNOLA - "Dare un nuovo protagonismo ai giovani". È questo il messaggio lanciato dal seminario organizzato dall'Azione Cattolica di Pignola, che ha visto protagonisti del dibattito condotto e curato da Michele Arcieri, l'Arcivescovo Metropolita di Potenza Agostino Superbo, Monsignor Rocco Piro, parroco di Pignola, e il giornalista Rai Erberto Stolfi. Seminario che si è svolto presso la chiesa di San Rocco, nella piazza Risorgimento che per l'occasione ha ospitato le relizzazioni pittoriche di alcuni giovani artisti che attraverso le loro opere, intendono lanciare messaggi che esprimano la loro visione del mondo.
Nel seminario, il "giovane" non è stato visto come una entità fuori dal dibattito. I giovani sono stati presenti, sia come pubblico attento della serata, sia come voce in capitolo del dibattito. Momento centrale dell'incontro è stata, infatti, la presentazione e proiezione di un filmato registrato nelle strade del paese, dove i giovani esprimono le proprie opinioni, dando uno spaccato della loro visione del mondo, su temi come la politica, il lavoro, il disagio, le aspettative per il futuro.
Varie, ma fino ad un certo punto le risposte, dal quale emerge, nei confronti della politica, più che un generale disinteresse, una grande sfiducia. Non si può dire che ci sia un assoluto disinteresse, dal momento che soprattutto in questi ultimi anni si vedono molti giovani creare movimenti e scendere in piazza per affermare le proprie idee e le proprie opinioni. Più che altro emerge una certa sfiducia per la classe politica, che non viene vista come in grado di dare quelle risposte e quelle sicurezze che i giovani cercano. Cosa che si riflette sull'importante tematica del lavoro. Fra gli intervistati, nessuno lascerebbe il luogo di nascita per andare in altre regioni a lavorare, ma per quel senso di sfiducia che avvertono, questa è vista come una soluzione necessaria.
Filo conduttore del dibattito è il tentativo di trovare il modo per far si che il mondo giovanile non rimanga un mondo a parte rispetto alla società. Una esclusione che quasi sempre non è volontaria, ma è operata dalla società stessa e quindi dalle generazioni precedenti. «I giovani non bisogna "farli" entrare -ha affermato Erberto Stolfi- bisogna fare in modo che siano loro ad entrare e questo come può avvenire, se non creando gli stimoli giusti? È fondamentale -ha continuato- che i giovani facciano prepotentemente parte della società, perché ne rappresentano il futuro. Bisogna fare di tutto affinchè non ci siano ventenni che hanno già più rimpianti che sogni».
Perché è a questo che porta un mondo giovanile che senza altri modelli, mette al centro valori negativi come, è lampante in quest'ultimo periodo, il successo a tutti i costi, il che fa si che a vent'anni ci si possa sentire già dei falliti.
«I giovani sono "fuori": ma chi è che si prende la briga di andare li fuori ad ascoltare le loro opinioni? Le istituzioni fanno di tutto per far si che i giovani non stiano lì fuori?». Sono le domande che si pone l'Arcivescovo Agostino Superbo. «C'è bisogno di creare un nuovo centro all'interno della comunità -ha affermato- e questo deve coincidere col mondo giovanile. I giovani purtroppo tendono anche ad auto-escludersi, ed è qui che può assumere un ruolo fondamentale la chiesa, che può educarli ad affermare i propri valori, e far si che il loro centro se lo creino da soli».
Ha concluso la serata l'intervento del Monsignor Rocco Piro, che da parroco del paese, ha gli strumenti e la giusta visione per tracciare un quadro della gioventù pignolese, ma non solo. «I giovani -ha sostenuto-soffrono di solitudine, e la colpa è di tutti. A partire dalle famiglie che non sempre danno la giusta importanza ai segnali che i giovani lanciano. Lo è della scuola, delle istituzioni, di una società -ha concluso- che fa credere loro di poter essere "auto-sufficienti", di poter fare a meno di tutti i valori e degli "altri", facendo dimenticare che per tutti vale un unico insegnamento: amare».
Giovanni Albano
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