PIGNOLA — Sembra che la questione dei bagni pubblici, a Pignola, sia di difficile risoluzione, almeno a livello dialettico, visto, comunque, che questi bagni, l'Amministrazione comunale, sta procedendo a realizzarli.
Da alcuni giorni, in paese è stato affisso, da parte della Lista Impegno e del coordinamento cittadino di Forza Italia, un manifesto in cui, veementemente si critica l'Amministrazione comunale per la sua decisione di realizzare questi bagni, in un vicolo sottostante la piazza principale del paese. Un luogo assai poco felice, a detta dell'opposizione, la quale crede che il pieno centro storico, a maggior ragione sotto la piazza principale, non sia assolutamente il luogo migliore dove sistemare dei vespasiani. Ma il manifesto è stata anche l'occasione per criticare recenti, ma anche meno recenti azioni dell'Amministrazione comunale.
Naturalmente, la risposta dell'Amministrazione non poteva farsi attendere, e alle critiche sulla sua gestione comunale, risponde opponendo quanto in questi anni è stato fatto, soprattutto nel centro storico. Lo fa con un comunicato, in cui si sottolinea come già dall'inizio della gestione amministrativa con sindaco Patrone, iniziata nel 1995, per il centro storico siano stati attuati interventi volti al suo recupero ed alla sua valorizzazione. Fra questi interventi ci sono la sistemazione della cinta muraria a scopi panoramici, il ripristino di una serie di scalinate, la sostituzione per la salita della chiesa Madre, e per la via Regina Elena, via Mazzini, via Fontana, della betonella a favore della pietra. Inoltre, si sottolinea il grande impulso dato alla ristrutturazione del centro storico con i fondi della ricostruzione post—sisma '80, la sua metanizzazione, l'aver riportato alle sue antiche forme la Fontana Vecchia. Ed oppone anche i progetti che sono in fase di realizzazione, come la ristrutturazione dei locali dell'Annunziata per portarvi l'ufficio postale, l'acquisto di palazzo Gaeta per destinarlo ad una serie di attività di aggregazione sociale e culturale, e il progetto di recupero del palazzo Olita, da destinare ad attività di sostegno per gli anziani, o come casa di riposo, o come centro diurno per anziani. Ed ancora, continua il comunicato, l'approvazione da parte della Protezione Civile del piano di realizzazione della bretella di uscita dal centro storico, che sanerà una situazione che potrebbe esere di estremo pericolo in caso di una eventuale rapida evacuazione dello stesso, dal momento che esiste un'unica strada per l'uscita e l'entrata dal centro storico.
Ma la risposta, naturalmente, è soprattutto sulla questione dei bagni pubblici, che tanto dibattito sta creando. L'Amministrazione comunale, dopo aver abbattuti quelli che esistenti fino ad alcuni anni fa, situati presso la Fontana Vecchia, dove, non hanno trovato più posto dopo il recupero della fontana, decise di ubicarli in altro luogo. Per l'opposizione c'è già stato sperpero di denaro, perché in un primo momento era stato deciso di collocarli in vico Principe Amedeo, salvo poi cambiare idea e decidere di ubicarli lì dove ora si stanno realizzando. L'Amministrazione risponde che, invece, non c'è stato nessuno sperpero di denaro, dal momento che la ubicazione in vico Principe Amedeo, prevedeva solo una riattazione, cioè solo un rendere di nuovo utilizzabili dei locali, quindi senza sperpero. E se anche sulla scelta del sito di nuova ubicazione, l'opposizione afferma non essere quello migliore, l'Amministrazione afferma che una serie di motivi rendono, invece, quello il sito il più funzionale sia in ordine estetico che strategico. Estetico, perché per la sua posizione, in un vicolo al di sotto della piazza, né ruberanno spazio alla piazza stessa, e né saranno visibili, e la sua manutenzione sarà affidata alla Tekneco Srl, azienda del Comune, che ne curerà la pulizia. Dal punto di vista strategico, i bagni in quel luogo rappresentano il punto ideale, in considerazione di una serie di fattori, il primo dei quali è quello che comunque, il centro storico è completamente abitato, e che gli interventi previsti, poste e museo, lo metteranno ancora di più al centro della vita del paese. Inoltre, è lì che si svolgono una serie di manifetsazioni culturali, e comunque sono già presenti tutta una serie di attività commerciali. Tutta questa serie di fattori, rappresentano, per l'Amministrazione comunale, una ragione più che sufficiente a collocare i vespasiani in quel luogo.
Giovanni Albano
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