PIGNOLA — D'ora in poi la cittadina, potrà fregiarsi oltre che del titolo di Comune d'Europa, come ci informano, oltre che gli atlanti ed il senso comune, i cartelli all'entrata del paese, anche di quello di Comune di Pace. È stata approvata, infatti, nel recente consiglio comunale, la proposta di adesione al coordinamento nazionale degli enti locali per la pace, di cui è entrata a far parte la Provincia di Potenza, che a sua volta si è fatta promotrice dell'opera di sensibilizzazione all'adesione, a tale coordinamento, dei Comuni. Il tutto per favorire e programmare iniziative per incoraggiare e sostenere la pace. La cultura della vita piuttosto che quella della guerra.
Importante è la motivazione dell'approvazione della proposta.
"Il Consiglio comunale di Pignola, considerando con preoccupazione i numerosi problemi economici, politici e sociali che ancora oggi sono causa di drammatiche guerre in tutti i continenti e di enormi sofferenze alle persone. Constatando un continuo peggioramento delle condizioni di vita nel sud del mondo, il frequente ricorso alle armi, le costanti violazioni dei diritti umani in molte regioni del pianeta e l'esplosione di molti fenomeni di razzismo, antisemitismo e violenza. Convinti che non ci possa essere pace se non mediante la realizzazione della giustizia nel pieno rispetto dei diritti dell'uomo. Riconoscendosi nella pace, in conformità ai principi costituzionali e alle norme internazionali che bandiscono l'utilizzo della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Ritenendo che, come affermano i principi dell'Onu, per la costruzione della pace e per promuovere la cooperazione tra i popoli, sia indispensabile il contributo di ogni persona, e considerando che agli enti autonomi territoriali compete il ruolo di rapprentanza generale degli interessi della comunità e quella di esporre le esigenze e le aspettative che emergono da tale sfera comunitaria, si dichiara Pignola città per la pace".
Questa associazione di comuni, insieme alla Provincia, si farà promotrice di varie iniziative, che coinvolgeranno gli enti aderenti per quanto riguarda l'aspetto organizzativo ed eventuali aiuti e contributi. Ma quello che forse è più importante, le iniziative serviranno a far si che la "cultura della pace" sempre più faccia parte dei valori degli uomini, anche in luoghi dove la guerra la si vede soltanto in televisione.
Giovanni Albano
Nessun commento:
Posta un commento