PIGNOLA dibattito sulla finanziaria (11/2002)


PIGNOLA Si è registrata una buona affluenza di pubblico, in occasione dell'incontro organizzato dal gruppo dei Ds della provincia dal titolo "Una finanziaria contro gli enti locali, il Mezzogiorno. Il tuo futuro meno sicuro". Hanno partecipato il senatore Vito Gruosso dei Ds, Giovanni Petruzzi, responsabile potentino dei Ds
e Gerardo Ferretti, segretario dei Ds di Pignola.
Ferretti, ha voluto anche fare una carrellata di quelli reputati gli aspetti condivisibili del provvedimento finanziario, come la riduzione generale dell'Irpef per i redditi bassi; l'introduzione della ‘no tax area’, la fascia di reddito esentasse; la riduzione dell'Irap e dell'Irpeg. Ma oltre questo, i Ds, proprio non riescono ad andare. Anzi, Giovanni Petruzzi, contesta anche questi provvedimenti: «la detrazione dell'Irpef viene completamente annullata dall'aumento della pressione fiscale da parte degli enti locali che non verranno più tutelati». «Se da una parte si tagliano le tasse, ha aggiuntoVito Gruosso dall'altra ci si ritrova a pagare servizi che prima erano gratis, o a pagare di più quelli già a pagamento».
Ferretti ha elencato i provvedimenti che andranno a toccare, e a loro modo di vedere, a svantaggiare i cittadini. Iniziando dal condono, che non rappresenta mai una vittoria dello Stato che riesce, in parte, a recuperare del denaro da cittadini insolventi dal punto di vista fiscale, ma anzi, rappresenta una sconfitta delle istituzioni e una beffa per i cittadini che invece hanno sempre pagato la loro parte di imposte. «Il condono ha affermato Ferretti non può rappresentare un reale strumento fiscale, altrimenti, nessuno pagherebbe più le tasse, aspettando i condoni».
Altro tema ‘caldo’, è stato quello degli enti locali. È criticato, infatti, il provvedimento che vincola la crescita del disavanzo del 3,6 % rispetto all'anno precedente, pena, il taglio del 10% delle attribuzioni. Questo rappresenta un blocco e, di fatto limita qualsiasi manovra programmatica, perché la paura di sforare rispetto al disavanzo dell'anno precedente, non stimolerà le Amministrazioni a fare progetti a lungo termine. Sulla limitazione dello spazio d'azione delle Amministrazioni è intervenuto anche Giovanni Petruzzi, sottolineando che queste «rappresentano lo Stato tra la gente, togliere contributi e libertà di azione a queste, significa zittire la voce dei cittadini».
Si è criticato anche «‘l'artificio’ creato ha sostenuto il segretario pignolese per dirottare al nord fondi destinati al sud, eliminando i finanziamenti per le "aree depresse" ed introducendo quelli per le "aree sottoutilizzate", di cui nessuno conosce l'ubicazione, ed  inoltre il Mezzogiono è penalizzato dalla sospensione di norme che favorivano l'occupazione, soprattutto tra i più giovani». «È una finanziaria ha asserito Petruzzi che, con l'eliminazione del prestito d'onore, che dal 1996 aveva permesso la nascita di 3400 nuove attività, toglie a molti la possibilità di emergere nel campo della piccola imprenditoria». Ha fatto notare il senatore come «le componenti più anti-meridionaliste del parlamento abbiano avuto il sopravvento in sede di compilazione della manovra finanziaria, penalizzando la Basilicata e tutto il sud, sempre attraversato dallo spettro della disoccupazione».
Vito Gruosso, si è soffermato, concludendo, sul dato emerso negli ultimi giorni che riguarda un aumento del deficit pubblico e il crollo delle entrate fiscali. Soprattutto quest'ultimo è quello che preoccupa, e «provvedimenti-tampone come i condoni, —ha sostenuto il Senatore non possono che essere il sintomo di una mancanza di risorse da parte dello stato, non può che delineare la carenza di un disegno strategico».
La serata non si è potuta concludere che constatando la mancanza di un contraddittorio, che non era dietro il tavolo degli esponenti dei Ds, fatto giustificato dall'organizzazione affermando che quello era il punto di vista dell'opposizione a livello parlamentare. Il dibattito però non ha visto interventi al dibattito di altri esponenti delle forze politiche che a livello nazionale rappresentano la maggioranza, oltre quello di Angelo Cirigliano, vice coordinatore di Forza Italia a Pignola, che ha sottolineato la scelta di salvaguardare i lavoratori con più di 45 anni, che forse, con i provvedimenti a favore dei giovani, in passato non erano stati tutelati come questi, rimarcando come sia giusto incentivare il lavoro a qualunque età, anzi a maggior ragione a quell'età dove gli spazi sono per lo più interdetti e le probabilità di essere padre di famiglia più elevate.
Giovanni Albano

Nessun commento:

Posta un commento