PIGNOLA intervento di spagnoletta sulla finanziaria (12/2002)


PIGNOLA Non poteva non suscitare una reazione da parte dei rappresentanti in ambito locale della maggioranza di governo, il recente dibattito organizzato dal gruppo dei Ds della provincia dal titolo "Una finanziaria contro gli enti locali, il Mezzogiorno. Il tuo futuro meno sicuro", che ha visto la partecipazione il senatore Vito Gruosso dei Ds, di Giovanni Petruzzi, responsabile potentino dei Ds e Gerardo Ferretti, segretario dei Ds di Pignola. La risposta arriva dal Consigliere Giancarlo Spagnoletta, a capo del Gruppo Impegno.
Quali sono i punti che non vi hanno convinto del dibattito organizzato da Ds?
Credo essenzialmente che le critiche mosse alla recente manovra finanziaria siano infondate. In primo luogo, quando si afferma che la riduzione dell'Irpef ed il ridimensionamento degli enti locali farà aumentare il costo dei servizi, si parla senza nessun presupposto fondato. Hanno forse la sfera di cristallo per prevedere ed affermare che questa equazione sia tanto semplice?
Per quanto riguarda, invece, i provvedimenti riguardanti il mondo del lavoro?
Non solo voglio sottolineare che il prestito d'onore è stato confermato, ma anche che il credito d'imposta è stato rifinanziato insieme col bonus occupazione. Inoltre è stato istituito un fondo rotativo unico dove confluiranno tutte le  risorse finora ripartite e che sarà coordinato direttamente da Presidente del Consiglio. Sono previsti anche interventi sugli ammortizzatori sociali, ed in attesa della riforma sono state prorogate al 31 dicembre 2003 tutte le scadenze relative alla mobilità, cassa integrazione, disoccupazione, oltre che i contratti per i lavoratori precari dei ministeri e i Lavoratori socialmente utili (Lsu) dei comuni.
Secondo lei il sud non rilsulta, come affermano i Ds, penalizzato da alcuni provvedimenti della finanziaria?
Non è assolutamente vero. Sono state destinate per il Mezzogiorno risorse pari a 47 miliardi di euro, da spendere nel triennio 2003/2006. Addirittura la Basilicata è citata esplicitamente nell'articolo 61, quello dal titolo "Interventi per la ricostruzione nei comuni colpiti da eventi sismici del 1980/81/82", al comma 7, dove si parla dell'istituzione di un fondo unico fruttifero composto dal ricavato dei mutui e dalle giacenze dei Comuni, che servirà a completare la ricostruzione, ed inoltre verrà nominato un commissario che completerà le infrastrutture stradali i cui lavori sono fermi da anni.
Per quanto riguarda, invece, le disposizioni sulla famiglia?
Il governo ha cercato di sviluppare una finanziaria senza imporre misure drastiche, mettendo in atto un modo finora mai usato dai precedenti governi, ovvero aiutare le famiglie intervenendo sul fisco, che subirà un'importante riforma e che dal prossimo anno inizierà a dare i suoi frutti. Inoltre occorre ricordare come da questo governo siano state aumentate, per due milioni di cittadini, le pensioni minime fino a 516 euro. Quindi in generale, ritorno a dire che, le critiche dei Ds appaiono molto pretestuose.
La domanda che però a questo punto diventa lecita per un qualunque cittadino è: come può lo stesso testo di legge assumere valenze così assolutamente negative o positive a seconda della "parte" dalla quale la si osserva? Ne rimane solo una generale confusione, fra emendamenti fatti e poi cancellati, altri poco chiari e via discorrendo. Forse al cittadino non rimane che prendere in mano il testo della finanziaria, che è bene ricordare non è ancora definitivo, e cercare di capirne qualcosa provando a decifrare l'ormai famoso "burocratese".
Giovanni Albano

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