PIGNOLA — È stata come sempre una corsa emozionante. La corsa è stata favorita da una buona mattinata invernale, non come lo scorso anno, quando per svolgere la gara si rese necessario liberare il percorso di gara dalla neve, ed il fondo viscido consigliò a qualche aspirante partecipante di tirarsi indietro.
Per la gloria dei vincitori, che da ieri possono vedere il loro nome scritto nell'albo d'oro della corsa, diciamo subito che i vincitori sono stati, nella corsa dei cavalli Nicola Postiglione, in quella dei muli Carmine Marino, ed in quella degli asini Francesco Marino.
Subito dopo la benedizione degli animali davanti alla chiesa dedicata al culto del Santo, è sempre divertente assistere a queste corse, e quando è terminata non si può far altro che dire: «è già finita?». È divertente, infatti, osservare gli asini ed i muli che fanno le bizze, con il fantino a fare tutti i versi che conosce per spronarlo e con la gente intorno ad incitarlo neanche fosse un ciclista su qualche vetta alpina del giro d'Italia.
E poi la corsa dei cavalli, più avvincente appassionante e combattuta, con i fantini che si lanciano a velocità folle per la ripida discesa di via Fontana e dopo la stretta curva di nuovo su per via Umberto I per raggiungere la chiesa di Sant'Antonio, il tutto per tre emozionanti giri di corsa che pur durando solo una manciata di minuti, rendono bene l'idea dell'ardore, dello spirito, della voglia di primeggiare di chi partecipa alla corsa. Non è poco vanto il poter fregiarsi del titolo di vincitore, in un'amalgama di significati che antica come quella vanno dalla devozione al santo, all'esser legato ad una tradizione della festa di Sant'Antonio, al primeggiare, davanti a tutto il paese, in una corsa tesa ed emozionante.
Un altro motivo legato alla festività di Sant'antonio, è quello del Carnevale. Da ieri ha avuto, infatti, inizio il Carnevale, il periodo "profano", del divertimento e della sfrenatezza, posto tra due importantissime ricorrenze della Chiesa, il periodo del Natale e dell'Epifania, e quello della Pasqua. Per l'occasione il via al Carnevale, è stato dato dal gruppo pignolese di cabaret, gli Adams.
Come già lo scorso anno, la festa di Sant'Antonio Abate, sembra essere tornata nei binari della normalità. Si è dovuto certo fare un piccolo sforzo nel doversi adeguare ad una normativa ed a dei regolamenti che sembrano diminuire un po’ quello che era il filo conduttore di tutte le passate edizioni della festa: la spontaneità. Per organizzare l'evento è diventato ormai indispensabile costituire un comitato feste che si faccia carico di tutta l'organizzazione e che faccia richiesta delle autorizzazioni necessarie. Ma se è vero che ciò che conta in certe occasioni è lo spirito, allora si può ben dire che quello è salvo. Il comitato ha visto come patrocinatori della festa la Provincia di Potenza, e il Comune di Pignola, che si è fatto carico dell'aspetto logistico, mettendo anche a disposizione del comitato tutto il materiale necessario allo svolgimento della corsa.
Sembra anche che la festa di Sant'Antonio Abate, abbia riacquistato una parvenza di tranquillità. Si, è sembrato proprio tutto tranquillo, ma non bisogna parlare di questo con chi subisce ancora oggi le conseguenze del "tentativo" di organizzazione della festa di due anni fa, quando nessun comitato si era costituito e ancora una volta la si stava preparando in modo spontaneo. Appunto i nuovi regolamenti e le nuove disposizioni normative, fecero si che mancassero tutte le autorizzazioni necessarie e si mobilitarono i Carabinieri per impedire che la corsa dei muli e dei cavalli avesse luogo.
Le varie polemiche però scompaiono, almeno per pochi minuti, quando le corse hanno inizio, e tutto il paese si stringe lungo le vie del paese per assistere a questo riuscito impasto di tradizioni, fra religiosità e goliardia, che, insieme a tutti gli appuntamenti tradizionali, rappresentano l'inestimabile tesoro di tutte le comunità.
Giovanni Albano
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