Per l'Amministrazione comunale alcune considerazioni, le vuole esporre Ignazio Petrone, consigliere comunale.
D: Come Amministrazione comunale, il sondaggio, viene ritenuto attendibile?
R: Il sondaggio è stato un vero e proprio flop. I numeri parlano chiaro. Sono state raccolte soltanto 242 schede, che considerando gli abitanti di Pignola, ma anche solo i suoi elettori, danno una percentuale di adesione davvero bassissima. No, non può essere considerato assolutamente attendibile. Queste pochissime schede, non rappresentano né i cittadini, né l'elettorato pignolese.
D: Cosa dimostra questo?
R: Se si presta attenzione, è quasi lo stesso numero di firme di varie petizioni fatte da quella stessa parte politica. Ciò dimostra che questo è il numero di persone che riescono a muovere, e che quindi, in buona sostanza, queste risposte rappresentano solo il loro elettorato. E poi, il sondaggio è stato predisposto con un sistema di raccolta delle schede senza alcuna verifica. Chi ha realizzato il sondaggio, ha fatto tutto da se: realizzato le schede, predisposto le urne, raccolto le stesse schede, ed ha poi proceduto allo spoglio.
D: Quale altre considerazioni la spingono a fare i risultati di questo sondaggio?
R: L'Amministrazione comunale ritiene che il sondaggio sia assolutamente infondato. In primo luogo, il sondaggio è sostanzialmente di parte, e manca del crisma dell'obiettività, in quanto è stato predisposto soltanto da una forza di opposizione, Forza Italia e lista Impegno, senza coinvolgere altre forze politiche. Il sondaggio sarebbe stato di migliore riuscita se fatto insieme a tutte le forze politiche, se la finalità del sondaggio, così come affermato dai proponenti, era quella, effettivamente, di verificare le esigenze dei cittadini.
D: Invece non è stato così, a suo avviso?
R: No, tant'è vero che solo le domande finali chiedevano le esigenze dei cittadini, mentre la prima parte del sondaggio, era composta solo da domande di giudizio o gradimento dell'attuale Amministrazione comunale.
gio.alba.
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