PIGNOLA — Il sindaco di Pignola, Paolo Patrone, in relazione all'incontro dibattito in cui si è discusso sui "piani sociali territoriali", ha voluto sottolineare l'importanza di tali piani sociali, che «sembrano qualcosa di astratto, — ha affermato il sindaco— ma costituiscono il piano generale entro e su cui gli amministratori locali trovano gli strumenti ed i modi per agire concretamente nelle singole realtà, mentre prima, in mancanza di questo, era estremamente difficile per i comuni muoversi nell'ambito socio—assistenziale». Allo stesso tempo il sindaco, ha rimarcato la specificità della Basilicata, essendo questa, infatti, una regione che presenta meno di 600 mila abitanti, dove si osservano densità bassissime di popolazione, dove mancano vasti agglomerati cittadini e dove, e forse soprattutto, si nota una grande frantumazione della popolazione in una miriade di paesi e paesini, e tutti anche abbastanza distanti gli uni dagli altri. «Questo fa si —ha sostenuto il sindaco— che non si possano unificare i problemi e creare troppo vaste zone di azione di questi piani, perché bisogna tenere conto delle specificità locali, rendendosi conto di come sia difficile lo sviluppo di un unitario discorso sulle politiche sociali». Le parole del sindaco sono servite a muovere un appunto al fatto che «Pignola sia stata inserita nall'ambito Basento insieme ad altri quattordici comuni, —ha affermato il sindaco— quando forse sarebbe stato più utile legarlo all'ambito potentino, piuttosto che con tutti i paesi dell'area del Basento».
Giovanni Albano
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