PIGNOLA pres libro di pina vallo (03/2003)


PIGNOLA - All'interno della rassegna "L'altra faccia di Penelope", organizzata dalla Pro Loco "Il Portale" e giunta alla sua ottava edizione, è stato presentato il libro "In principio c'era… la donna" scritto da Pina Vallo, di Potenza, che per vari anni ha collaborato con varie riviste con studi e ricerche sulle discipline classiche.
L'introduzione della serata, è stata affidata ad Anna Maria Basso, che ha illustrato come il libro sia un viaggio a ritroso nel tempo, dalle antiche Grecia e Roma, alla visione della donna nel cristianesimo, per parlare anche della donna nella Basilicata antica.
L'autrice stessa ha illustrato il suo libro, che traccia l'itinerario della concezione della donna, attraverso figure simbolo, come Elena, Saffo, Alcesti, non dimenticando le filosofe pitagoriche, fra cui erano presenti anche donne lucane. Attenzione è stata posta alle società matriarcali del Mediterraneo, ed anche a tutti quei miti che hanno messo al centro la figura femminile, con la donna vista attraverso il mito della dea Madre, cioè dea della terra e creatrice di vita. Poi con il passaggio al patriarcato, dove l'uomo assume la prevalenza in quanto fautore di guerre, la donna cambia per certi versi il proprio ruolo, e diventa custode della casa per sopperire all'assenza dell'uomo che va in guerra.
La donna sarà anche vista non solo nel suo ruolo ben definito, ma anche in rapporto all'altro sesso. Ed in questi termini assume su di se caratteri che non sono più solo positivi. Vista nella mitologia greca, è Pandora, che aprendo il "vaso" sparge tutti i mali nell'umanità. Vista attraverso il Vecchio Testamento è Eva che fa cadere e perdere l'umanità. Assume in queste concezioni, caratteri negativi. Nei tragediografi greci, tuttavia, nasce anche un nuovo tipo di sentimento fra l'uomo e la donna, dove quest'ultima non agisce solo per dovere nei confronti dell'uomo. Simbolo di ciò è Alcesti, che si sacrifica per il marito non per senso del dovere, ma per philia, ossia per amore. È un nuovo modo di concepire il rapporto fra uomo e donna, dove quest'ultima non è un essere inferiore, ma soggetto di un rapporto paritario che può essere retto solo dall'amore.
Un capitolo del libro è dedicato alle donne lucane, di cui si hanno notizie attraverso i reperti archeologici, vista l'assenza di documenti scritti, e da cui emerge che fra le donne della Basilicata antica, non ci sono solo quelle dedite alle attività di quella antica civiltà rurale, ma ci sono anche principesse, sacerdotesse, filosofe dell'accademia pitagorica.
Conclude il libro, una indagine lessicale dei termini del rapporto di coppia, come, fra i tanti, i binomi donna-uomo, maschio-femmina.
Ha concluso la presentazione del libro, il presidente onorario della Pro Loco "Il Portale", Giulio Stolfi, il quale ha sottolineato, come sia importante togliere quella concezione che mostra le donne solo come un essere remissivo al servizio dell'uomo. La donna deve essere apprezzata oltre che come custode della casa, per le infinite virtù che le appartengono e che emergono dallo studio delle tante figure femminili fondamentali nella storia dell'umanità. "Donna" che deve essere valorizzata, per ritornare al tema della manifestazione, come creatrice di beni ed anche di opere d'arte.
Giovanni Albano

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